L’annuncio di questa mattina da parte della direzione di Mikron ha lasciato delusi e per certi versi sconcertati. I sindacati sono stati coinvolti in un incontro nella giornata di ieri durante il quale hanno posto delle richieste alla direzione dell’azienda e al rappresentante di Swissmem che non sono state prese in considerazione.
L’OCST in particolare chiede che la direzione di Mikron rivaluti questa decisione, in un momento nel quale l’azienda beneficia del lavoro ridotto e la società intera è coinvolta in un’emergenza senza precedenti. Riteniamo inoltre che la proposta di aprire un periodo di consultazione di soli diciotto giorni, sebbene questo è quanto la Convenzione nazionale prevede, sia totalmente inadeguato rispetto alla situazione legata alla pandemia e rispetto al numero di licenziamenti previsti.
Le ragioni per le quali si è giunti a questo triste annuncio, non sono legate all’attuale crisi generata dal Coronavirus, ma sono da ricondurre a discutibili decisioni prese e progetti intrapresi dall’attuale direzione che hanno portato un’azienda che occupa 360 dipendenti, alla seconda importante ristrutturazione in pochi mesi e, oggi, a ridurre di un terzo il personale attivo nella sede di Agno.
Il personale aveva, tramite la sua commissione interna, inviato alla direzione e all’azionariato importanti e dettagliati segnali che non si stava andando nella direzione giusta, a causa dell’evoluzione del mercato automotive. Il personale sta pagando cara la mancata considerazione delle sue competenze e del suo impegno per il bene dell’azienda.
Per questo a maggior ragione chiediamo che la direzione rivaluti le decisioni prese o, almeno, dimostri una totale disponibilità nel prolungare il periodo di consultazione e nell’accogliere le proposte delle lavoratrici e dei lavoratori, di cui la commissione interna del personale e il sindacato si faranno portavoce nelle prossime settimane, volte a ridurre al minimo l’impatto di questo intervento.
Chiediamo poi che il piano sociale che verrà in un secondo tempo stabilito, sia adeguato al danno subito e consideri la condizione delle famiglie che, in un momento drammatico come questo, nel quale il mercato del lavoro non offre opportunità di ricollocamento, perdono un reddito importante.
L’OCST è vicino alle lavoratrici e ai lavoratori e alla commissione interna ed è da subito disponibile per rispondere alle loro esigenze.