Le trattative salariali nel settore dell’edilizia principale sono fallite dopo l’ultimo incontro di trattativa dello scorso mercoledì 28 ottobre. La Società Svizzera Impresari Costruttori insiste nel pretendere una diminuzione dei salari e rifiuta categoricamente di entrare in materia su un premio Covid.

Malgrado la crisi pandemica da Ccovid19, la congiuntura del settore indica di essere estremamente stabile. I progetti edili e le cifre relative alle domande di costruzione sono aumentate anche durante il mese di settembre.

È importante che i settori che economicamente stanno reggendo sostengano il potere di acquisti dei propri dipendenti e che almeno entrino nel merito di adeguare i salari.

Ancor peggio del non entrare in trattativa è forse la richiesta di diminuzione dei salari dei propri collaboratori. Una richiesta che cozza in maniera energica con l’impegno dei lavoratori mostrato negli anni e durante la crisi della scorsa primavera.

Come sindacati, pur comprendendo l’incertezza dell’attuale periodo storico, chiediamo che venga almeno riconosciuto un premio Covid-19 per l’impegno. Ma anche questa richiesta, per gli impresari costruttori, sembra assolutamente illegittima ed è stata prontamente respinta al mittente.

A seguito dell’interruzione delle trattative, la parte sindacale proporrà infine alle imprese di aumentare i salari dei dipendenti alfine di mantenere intatto il potere di acquisto.