Il comitato del sindacato OCST dipendenti dello stato ha nuovamente affrontato il tema della difficile situazione dell’Istituto di Previdenza del Canton Ticino (IPCT) e, di conseguenza, delle preoccupazioni legate alle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti pubblici.

Il comitato esprime un urgente appello alla Commissione della gestione affinché il messaggio del Consiglio di Stato che chiede di riconoscere il costo supplementare generato dalle garanzie concesse da Parlamento nel 2012 a favore degli assicurati che avevano a quel momento più di 50 anni, sia deciso dal Gran Consiglio in tempi brevi. Ricordiamo che il messaggio del Consigli di Stato risale all’inizio dell’anno scorso. L’accoglimento del citato messaggio è di estrema importanza nell’ottica di una prevista e imminente decisione da parte dell’IPCT di una ulteriore riduzione dell’aliquota di conversione che significa, in parole semplici, una riduzione delle rendite pensionistiche che si prevede nella misura del 20% e che si aggiungerebbe ad un 20% già perso con la modifica legislativa del 2012 per gli assicurati che non hanno goduto delle norme transitorie. È quindi importante che si possano prevedere delle norme compensatorie per annullare questa prevista riduzione delle rendite; cosa che si sta attuando praticamente presso tutti i fondi di previdenza in Svizzera. Le prestazioni previdenziali sono un elemento importante delle condizioni di impiego e, di conseguenza, se si vuole mantenere attrattività per l’impiego pubblico, è impensabile che ci sia un ulteriore peggioramento. Ricordiamo pure che all’IPCT sono affiliati anche molti comuni e tutti i docenti comunali, ma anche molte istituzioni del settore socio sanitario (case per anziani, servizi di cura e assistenza a domicilio, istituti sociali). Anche per loro è importante non peggiorare le condizioni.