In questo articolo trovate gli aggiornamenti sulla mobilitazione dei settori del servizio pubblico (amministrazione, docenti e polizia) e dei servizi sociosanitari e socioeducativi colpiti dalle misure di risparmio proposte dal governo.
Tutti in assemblea l'11 dicembre!
Il 22 novembre migliaia di manifestanti hanno approvato la seguente risoluzione
"Le lavoratrici e i lavoratori riuniti oggi in Piazza Governo si oppongono fermamente al taglio salariale del 2% oltre 60’000 franchi e a tutti i tagli. Le lavoratrici e i lavoratori rivendicano pure la piena compensazione del carovita. La lotta sindacale dovrà proseguire in modo forte e unitario dopo il 22 novembre.
I sindacati VPOD, OCST e SIT invitano tutte e tutti a partecipare all’assemblea di lunedì 11 dicembre alle 20.00 a Bellinzona presso l’aula magna della Scuola cantonale di commercio per decidere come organizzare scioperi e mobilitazioni adatti ad ogni settore e volti ad ottenere la piena compensazione del carovita.
L’assemblea dell’11 dicembre si svolgerà dopo l’incontro di inizio dicembre tra Governo e sindacati previsto per legge e sarà particolarmente importante qualora il Governo non decidesse la piena compensazione del carovita. L’assemblea dell’11 dicembre è indetta pure per discutere le altre misure da prendere contro il taglio dei salari del 2%, contro gli altri tagli del preventivo e contro il decreto Morisoli, tenuto conto che vi sarà un impatto negativo non solamente nel 2024, ma anche nel 2025.
Contro le misure di risparmio
Il sindacato OCST chiama a raccolta le lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori professionali per esprimere solidarietà verso chi è colpito dai tagli sui salari e sulle risorse a disposizione nel settore pubblico, sociosanitario e socioeducativo e per opporsi ai tagli ai sussidi RIPAM.
Quando il popolo ha sostenuto in votazione l’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2025, certamente non desiderava che questo venisse applicato con un taglio generalizzato e indiscriminato. Le decisioni prese colpiscono il personale pubblico che opera offrendo servizi essenziali alla popolazione come la scuola, la polizia, l’amministrazione cantonale, ma anche gli enti sociosanitari e socioeducativi, che operano già da tempo sotto una grande pressione.
Siamo stati tutti compatti nel sostenere il personale sociosanitario durante l’emergenza pandemica. Tutti hanno percepito quanto le lavoratrici e i lavoratori che operano in questo ambito svolgano un compito irrinunciabile. Lo stesso vale per l’impegno dei docenti a tutti i livelli. Ogni genitore ha capito cosa significa non poter contare appieno sulla scuola. Siamo stati anche grati alla polizia che ha garantito supporto, comunicando sicurezza alla popolazione. In quel momento è stato a tutti chiaro quanto valore producano le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici, sociosanitario e socioeducativo per il nostro cantone.
Ma gli applausi tributati in quel periodo non si devono trasformare oggi in indifferenza. I tagli salariali e delle risorse sono un ostacolo alla possibilità per le lavoratrici e i lavoratori di portare avanti in modo adeguato i loro numerosi compiti.
Il sindacato OCST si oppone in modo deciso anche ai tagli imposti ai sussidi di cassa malati RIPAM. Proprio nell’anno nel quale per la seconda volta assistiamo ad una crescita fortissima dei premi, la riduzione delle risorse accresce il fardello che le persone e le famiglie devono sostenere per il pagamento del premio.
Per questo il sindacato OCST chiama a raccolta le lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori chiedendo anche a loro di partecipare alla manifestazione del 22 novembre in Piazza del Governo a Bellinzona. Dobbiamo essere numerosi e far sentire la nostra voce unitaria affinché si imprima un deciso cambiamento di rotta a queste misure di risparmio.