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Fusione UBS – Credit Suisse: necessario un impegno comune a sostegno di chi perderà il proprio impiego

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News terziario impiegatizio
22 Marzo 2023
Visite: 2052

A rischio fino a diecimila posti di lavoro.

A seguito dell’annuncio dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS giunta nella giornata di domenica, è chiaramente emerso che, oltre all’impegno ingente e impressionante richiesto alla collettività in forma di sostegno finanziario da parte della Confederazione e della Banca nazionale, sarà necessario uno sforzo collettivo di sostegno alle numerose persone, fino a 10'000 in tutta la Svizzera, che perderanno il loro posto di lavoro. Il Credit Suisse impiega nel nostro cantone circa 500 persone.

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CCL Impiegati di commercio - Perplessità sui timidi adeguamenti al rincaro

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News terziario impiegatizio
11 Novembre 2022
Visite: 2106

In data 9 novembre 2022 si è riunita la Commissione paritetica del contratto collettivo degli Impiegati di commercio nell’economia ticinese. Tra i punti all’ordine del giorno c’era la discussione sul riconoscimento del carovita che, nel CCL in questione, non prevede un adeguamento automatico. Parliamo di un settore che negli intendimenti vorrebbe essere oltre che un punto di riferimento per modernità contrattuale, l’ambito maggiormente rappresentativo della categoria professionale dell’impiegato ticinese.

Sul tema degli adeguamenti la richiesta congiunta della parte sindacale SIC e OCST ha preso le mosse da una serie di constatazioni oggettive ed in particolare:

  • il livello del rincaro ad ottobre 2022 pari al 3% mette in forte difficoltà il potere d’acquisto delle collaboratrici e dei collaboratori;
  • c’è una generale tendenza, anche a livello istituzionale, a procedere con l’adeguamento di tutti gli stipendi;
  • in molti contesti professionali sottoposti a CCL si stanno concedendo adeguamenti salariali generalizzati;
  • se tale contratto vuole rappresentare un contesto professionale equilibrato e rappresentativo di tutte le parti coinvolte non può permettersi di perdere contatto con le esigenze di chi tutela e soprattutto non può correre il rischio di diventare espressivo di una sola delle due parti.

La prima reazione della rappresentanza dei datori di lavoro è stata di completa chiusura con un rifiuto della concessione di qualsiasi rincaro. Solo di fronte alla netta contrarietà dei sindacati la controparte ha formulato una proposta, unica e non negoziabile, che prevede il rincaro sui minimi contrattuali pari ad un 1,5% medio.

OCST e SIC hanno preso atto della decisione e della non negoziabilità della proposta e si sono detti rammaricati e certamente insoddisfatti. Lascia perplessi soprattutto l’impossibilità di raggiungere soluzioni maggiormente equilibrate. Visti gli alti livelli d’inflazione degli ultimi due anni, SIC e OCST avrebbero auspicato un adeguamento al 2,9% dei minimi tabellari e un adattamento generalizzato di tutti gli stipendi di almeno il 2%.

Nel rispetto dei livelli coinvolti e riconoscendo il valore fondamentale della contrattazione e del partenariato sociale, SIC e OCST non possono che esprimere la loro perplessità sulla soluzione adottata, soluzione che - pur rappresentando un risultato - non solo non è sufficiente a rispondere alle esigenze puntuali delle persone, ma non colma un evidente divario di competitività retributiva con altri settori e altri cantoni.

Helsinn: le buone maniere non sono sinonimo d’imparzialità ed ascolto!

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News terziario impiegatizio
28 Ottobre 2022
Visite: 2276

Lo scorso 10 ottobre la nota società farmaceutica aveva comunicato a tutti i suoi collaboratori della sede di Lugano la necessità di ridimensionare l’organico operando dei tagli al numero dei collaboratori. Si era parlato di 55 esuberi su oltre 200 dipendenti.

Il nostro sindacato per responsabilità nei confronti dei dipendenti si era messo immediatamente a disposizione cercando un dialogo con la direzione e proponendo una collaborazione nella fase di consultazione. Per altro fin da subito la nostra sede del Luganese era stata sollecitata da molteplici richieste di supporto da parte di collaboratrici e collaboratori. Le segnalazioni ci avevano confermato l’importanza di una nostra mediazione che chiarisse le motivazioni della loro strategia, che precisasse meglio i criteri di scelta delle posizioni in esubero e che ragionasse su eventuali disponibilità economiche a supporto di misure oggettive di accompagnamento.

Tuttavia – pur con un atteggiamento cordiale e rispettando, nella forma, le diverse disposizioni di legge – ogni tentativo sussidiario di dare riscontro ad esigenze collettive è rimasto totalmente inascoltato.

È notizia recente infatti che la direzione ha notificato a tutti i dipendenti la chiusura della fase di consultazione ed il conseguente avvio dei licenziamenti secondo criteri e condizioni che – ancora ad oggi – il personale della Helsinn non solo non conosce, ma di cui fatica a comprenderne la logica.

L’OCST ci tiene quindi ad esprimere piena solidarietà a tutti i dipendenti che, in questa situazione che è sempre stata di reale incertezza, rimangono in attesa di conoscere - possiamo solo immaginare con quanta angoscia - il proprio destino professionale.

Infine ci permettiamo di suggerire al management di Helsinn che cooperare con un sindacato in questo caso, è vero, non è imposto dalla legge, ma, come dimostra l’inquietudine del personale, è opportuno perché trasmette ai propri dipendenti un maggiore senso d’imparzialità e ascolto.

 

Aggiornamento del 15.11.2022

«L’azienda ha accettato di riceverci e di questo le diamo atto. Tuttavia non c’è stato un vero confronto e come premessa la responsabile della comunicazione unitamente alle risorse umane hanno dichiarato che non erano autorizzati a rilasciare dichiarazioni ufficiali. Da parte nostra abbiamo ribadito alcune criticità e abbiamo cercato di aprire la possibilità a una collaborazione per il futuro».
P. Coppi

Caso Philipp Plein: sanzionate le violazioni alla legge sul lavoro

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News terziario impiegatizio
17 Marzo 2022
Visite: 3519

È di mercoledì 16 marzo la conferma che il Decreto d'accusa a carico dello stilista Philipp Plein, emanato dal procuratore pubblico Daniele Galliano per violazione alla Legge sul Lavoro, è cresciuto in giudicato.

Si tratta di una sentenza che ha preso avvio anche grazie a segnalazioni che il nostro Sindacato ha raccolto da diverse lavoratrici e lavoratori e che ha poi rivolto all’ispettorato del lavoro. Quest’ultimo nel corso dei mesi ha poi effettuato i dovuti accertamenti confermando le infrazioni.

Questo verdetto è importante perché mette in luce un basilare principio di equità, valido anche nel nostro paese e nell’ambito del diritto del lavoro, per cui è sempre vero che “chi sbaglia paga”. Questo giusto equilibrio è una tutela per lavoratrici e lavoratori ma lo è anche per gli imprenditori seri che vogliono operare nel nostro territorio.

Ci auguriamo che questa sentenza sia un monito che serva sia a scongiurare che infrazioni analoghe continuino ad essere compiute sia a confortare tutti coloro che subiscono abusi vedendo nella denuncia una soluzione oggettiva.

Come sindacato siamo inoltre certi che questo decreto ancora una volta dimostri l'importanza dei contratti collettivi di lavoro che permettono migliori trattamenti a monte ed un maggior controllo a valle e che si fanno in ogni caso garanti di un più efficiente funzionamento del mercato del lavoro.

Terziario impiegatizio: le condizioni rimangono preoccupanti

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News terziario impiegatizio
11 Novembre 2021
Visite: 2951

È notizia degli scorsi giorni (Ufficio Federale di Statistica) il nuovo aumento del numero di permessi rilasciato a frontalieri attivi professionalmente in Ticino. L’aumento dei permessi G, nel nostro cantone, è cresciuto nel terzo trimestre del 2021 del 3,9 % arrivando a toccare quota 74'199 unità.

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Casinò Lugano: chiesto un incontro per fare chiarezza

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News terziario impiegatizio
19 Maggio 2021
Visite: 3586

Alla luce dell'articolo apparso oggi (19 maggio 2021) sul quotidiano La Regione, che descrive una situazione critica presso la casa da gioco luganese, il sindacato OCST si dice preoccupato, anche perché alcune indicazioni verrebbero convalidate da segnalazioni pervenute alla nostra stessa organizzazione.

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CCL ingegneri e architetti: strumento imprescindibile per la lotta alla concorrenza sleale

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News terziario impiegatizio
21 Dicembre 2020
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Le parti contraenti che hanno sottoscritto il Contratto collettivo per ingegneri e architetti si sono presentate oggi lunedì 21 dicembre, davanti ai rappresentanti dei media ticinesi per informarli in merito all’entrata in vigore del CCL per gli studi di progettazione.

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CCL architetti e ingegneri: respinte le opposizioni

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News terziario impiegatizio
27 Ottobre 2020
Visite: 4680
Nella giornata di lunedì 26 ottobre sono arrivate le decisioni del Consiglio di Stato in merito alle opposizioni contro il conferimento di decreto di obbligatorietà cantonale del CCL architetti - ingegneri - disegnatori. Tutte e tre le opposizioni sono state respinte!
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