Sconcertante!
…. è l’unica espressione che può descrivere la decisione del Consiglio di Stato (probabilmente presa a maggioranza) di rifiutare la discussione sul piano sociale a favore dei dipendenti di Lugano Airport SA richiesta dai sindacati!
Collaboratori di LASA che sono rimasti senza lavoro oggi ricevono anche uno schiaffo dal loro Governo il quale si giustifica affermando che: ”…non esiste una base legale che imponga o consenta al Cantone di finanziare i piani sociali…”.
La base per sostenere una negoziazione e i dipendenti c’è e si chiama responsabilità sociale!
È quella che viene chiesta a tutti i datori di lavoro quando decidono di attuare una ristrutturazione o sono costretti a chiudere con conseguenze su lavoratrici e lavoratori. Ed è quella che si assumono i datori di lavoro, quelli seri che hanno a cuore i propri collaboratori. Ma è anche quella che ci si attenderebbe dall’autorità politica: punto di riferimento!
Anche per questo siamo delusi di questa assurda decisione! Utile ricordare che il Cantone Ticino ha una partecipazione in LASA seppur minima (12.5%), ed è rappresentato anche da un Consigliere di Stato, il capo DT Claudio Zali.
Dov’era la preoccupazione sulla “base legale” quando il CdA ha inoltrato disdetta ai suoi dipendenti senza rispettare i termini previsti dal CCL?
Dov’era la “base legale” nell’inoltrare una “disdetta cautelativa” sostenuta proprio dal rappresentante del Governo ticinese nel CdA LASA?
Vedremo ora se il Parlamento deciderà di appoggiare questo assurdo tentativo del Consiglio di Stato di non assumersi le responsabilità e di scaricare sul personale incolpevole le gravi conseguenze di questa decisione.
Lorenzo Jelmini