Indagine sull’organizzazione del lavoro, sulla sostenibilità e sulla coerenza tra i vari compiti attribuiti a funzionari e a docenti e le risorse disponibili: solo il DECS non la sostiene!
Dopo averlo deciso nell’assemblea del 2020 e dopo aver ottenuto la disponibilità a collaborare al progetto da parte dei due Dipartimenti SUPSI del DEASS e del DFA, l’OCST-Docenti ha chiesto formalmente al DECS, con il sostegno di VPOD-Docenti, l’avvio di un’indagine sul grado di coerenza e di sostenibilità tra le richieste formulate dal datore di lavoro verso i docenti (nella forma dei vari compiti e mansioni) e le risorse a loro disposizione, sia materiali (come strutture, finanze e strumenti di lavoro), sia immateriali (come le competenze previste dalla formazione e il tempo a disposizione) allo scopo di individuare alcune proposte di miglioramento dell'organizzazione del lavoro per un'ulteriore valorizzazione delle competenze e delle potenzialità umane e professionali dei docenti. Purtroppo, con nostro grande stupore e disappunto, anche se nel frattempo ben 4 Dipartimenti su 5 hanno comunicato ai sindacati nella seduta del 7 dicembre scorso di voler procedere ad un’indagine proprio sul tema del sovraccarico di lavoro, il DECS si è rifiutato di accogliere la richiesta descritta nel tavolo tecnico del 13 dicembre e di condividere con tutti gli altri Dipartimenti governativi l’avvio di un’indagine basata su indicatori significativi. Il DECS infatti risponde che il Servizio LINEA, il “Progetto Ripensare l’inclusione”, unitamente ai dati sul benessere dei docenti del prossimo numero di “Scuola a tutto campo” e ad interventi puntuali “caso per caso” su problemi segnalati dai sindacati siano una alternativa migliore dell’analisi generale richiesta da OCST-Docenti.
Per questi motivi, vi chiediamo di esprimervi comunicandoci se ritenete che occorra intervenire sul tema del carico e della gestione dei compiti lavorativi. Noi, ad esempio, visti gli scarsi risultati ottenuti finora, vorremmo continuare ad insistere sulla richiesta della comunicazione degli orari di lezione almeno una settimana lavorativa prima dell’inizio della scuola; inoltre vorremmo indagare sugli effetti prodotti dalle pratiche didattiche della differenziazione e della codocenza sul tipo e sulla mole del lavoro degli insegnanti; ma probabilmente sono molti di più gli aspetti che andrebbero monitorati (dalla temperatura e rumorosità delle aule alla preparazione e gestione delle uscite scolastiche,…). Fateci conoscere la vostra posizione indicandoci gli ambiti critici per orientare meglio i nostri prossimi passi davanti al datore di lavoro scrivendo a
RDP: mobilitazione del 15 marzo e trattative sindacali
Per mercoledì 15 marzo la Rete di Difesa delle Pensioni invita tutti i docenti e gli altri dipendenti dell’IPCT ad una marcia e ad una giornata di mobilitazione per manifestare l’insoddisfazione verso i modi, le decisioni ed i tempi con cui viene gestita la questione delle pensioni di vecchiaia. Il sindacato intanto prosegue le discussioni con il governo e con l’IPCT sui provvedimenti da adottare per evitare un calo delle rendite, su cui probabilmente entro giugno si avranno informazioni chiare.
Penalizzazione docenti neoassunti
L’iter giudiziario inerente alla penalizzazione dei docenti neoassunti è ancora fermo presso il Tribunale Amministrativo. Non appena vi saranno novità vi informeremo. Se vi fossero domande, non esitate a contattarci.
Docenti scuole comunali a tempo parziale
Per i docenti impiegati a metà tempo nelle scuole comunali, l’OCST sta insistendo nel chiedere l’abolizione dell’obbligo di sostenere un’altra mezza settimana lavorativa, anche se distribuita sull’arco delle prime due settimane dell’anno scolastico e non più concentrata nella prima. A questo scopo il segretario sindacale e deputato in Gran Consiglio Giorgio Fonio ha depositato in dicembre una mozione parlamentare (https://www4.ti.ch/user_librerie/php/GC/allegato.php?allid=157096), sottoscritta anche da Sabrina Aldi, Nicola Pini e Fabrizio Sirica .
Picchetti e supplenze
Il DECS, prima di prendere posizione sul tema, ha deciso di continuare gli approfondimenti sui picchetti e sulle supplenze interne alle sedi. Ovviamente l’OCST valuterà con attenzione gli elementi che emergeranno.