Come forse ricorderete, alla fine del 2019 una sentenza del Tribunale cantonale amministrativo (Tram) aveva stabilito che il trattamento subito da un docente non aveva base legale. Questo docente, come tutti gli assunti senza esperienza tra il 1997 e il 2013, aveva subito il mancato riconoscimento degli scatti salariali annuali nei primi due anni di insegnamento. Diversa era invece in quel periodo la situazione degli altri impiegati dello Stato assunti nelle medesime condizioni che beneficiavano, a differenza dei docenti, dello scatto nei primi due anni. 

Dopo la sentenza, il sindacato OCST- Docenti e molti fra i docenti interessati, avevano quindi chiesto chiarimenti al Consiglio di Stato: avrebbe rimborsato a tutti i docenti interessati quanto perso a partire da quegli anni per tutti gli anni seguenti? Infatti gli scatti non concessi nei primi due anni si ripercuotono sull'intera carriera lavorativa. 

Dato che il Consiglio di Stato aveva negato il versamento della differenza salariale ai docenti interessati, il sindacato OCST aveva fatto ricorso al Tram che, nel 2023, sconfessando la sua decisione del 2019, aveva negato il diritto agli scatti salariali e al versamento della differenza cumulata negli anni seguenti.
Da qui un ricorso al Tribunale federale, il quale ha emesso la sua sentenza il 7 gennaio scorso. La sentenza è purtroppo negativa e conferma la correttezza della decisione del Consiglio di Stato. In sostanza le docenti e i docenti che non hanno ricevuto gli scatti salariali nei due anni seguenti all’assunzione, non hanno diritto al rimborso degli arretrati salariali dovuti a questa penalizzazione.

Siamo consapevoli della delusione che questa decisione può comportare e ribadiamo il nostro impegno nel continuare a difendere i diritti della categoria. Restiamo a disposizione per eventuali domande o approfondimenti.