Travail.Suisse, si rallegra che il popolo svizzero chiamato alle urne domenica 24 novembre abbia respinto i due progetti di indebolimento della protezione degli inquilini. Questo doppio «no» mostra chiaramente che la popolazione non è pronta ad accettare gli attacchi al diritto di locazione.
Le modifiche alla legge sulla locazione, respinte con la votazione dello scorso 24 novembre, avrebbero ulteriormente indebolito la tutela degli inquilini in un momento in cui la situazione abitativa è già molto tesa in numerosi comuni e città. «Questo doppio ‘no’ è una buona notizia per i lavoratori e le lavoratrici svizzeri», ha dichiarato Adrian Wüthrich, presidente di Travail.Suisse. Gli affitti, insieme ai premi della cassa malati, sono una delle voci di spesa più gravose per i lavoratori e le lavoratrici in Svizzera e stanno crescendo in modo particolarmente rapido. È principalmente in caso di trasloco e di firma di un nuovo contratto di locazione che gli affitti lievitano. «L’aumento degli affitti grava sul potere d’acquisto di molti lavoratori e lavoratrici» afferma Thomas Bauer, responsabile della politica economica.
Le revisioni previste dalla legge avrebbero portato a un ulteriore aumento degli affitti, indebolendo di conseguenza il potere d’acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici. «Questo doppio ‘no’ è un chiaro segnale al mondo politico affinché blocchi future offensive contro il diritto di locazione», sottolinea Adrian Wüthrich. In qualità di membro della commissione per il «no», Travail.Suisse si aspetta che il Parlamento rispetti appieno la decisione popolare del 24 novembre e respinga qualsiasi nuovo progetto volto alla limitazione della protezione degli inquilini.
Trad. C. Calderoni