Ora che si procede con la didattica a distanza l’OCST-Docenti chiede che la creatività di cui gli insegnanti di tutto il Cantone stanno dando prova nell’ideare nuovi percorsi di contatto con gli allievi (e le famiglie) e nuovi modi di insegnamento non venga apprezzata dalle autorità scolastiche solo a parole.
Occorre evitare che l’ampio e giustificato ricorso a piattaforme informatiche e ad operazioni standardizzate predefinite non si trasformi in uno strumento di pressione, attuale e futura, per omologare e per conformare la pluralità degli approcci didattici che costituisce una delle inestimabili ricchezze della professione. Come in passato, anche oggi l’OCST-Docenti continuerà a tutelare l’autonomia didattica, anche in rapporto all’uso di mezzi informatici.