Nello scorso numero abbiamo pubblicato un’interrogazione («Per una tutela delle neo mamme di figli adottati») di tre deputati che chiede di parificare i diritti di protezione dal licenziamento tra mamme adottive e mamme biologiche.
 A tal proposito abbiamo allora posto alcune domande a Orietta Lucchini, presidente dell’associazione «Mani per l’infanzia» (vedi box grigio).
 
Nelle scorse settimane i deputati PPD Fonio, Agustoni e Dadò hanno depositato un’interrogazione al fine di «parificare» i diritti per quanto concerne la protezione del licenziamento delle mamme adottive a quelle biologiche. Cosa ne pensa?
In generale ritengo che una parificazione filiazione biologica - filiazione adottiva sia estremamente importante e corretta.
D’altra parte, perché mai questa protezione non dovrebbe essere garantita anche alle madri adottive, che sono madri a tutti gli effetti?
In un momento tanto delicato com’è quello del primo periodo con i nostri figli, biologici o adottivi, è corretto a mio avviso proteggere i neogenitori da problemi importanti quale potrebbe essere la perdita del proprio lavoro.
 
Si è mai sentita discriminata in tal senso?
Una volta sì. Mi sono sentita dire che avevo chiesto un congedo (non pagato) per occuparmi dei figli degli altri. E non è stato un collega a parlarmi così, bensì un dirigente.
È stato un pugno nello stomaco. Quell’affermazione non ha messo dubbi in me riguardo alla mia maternità. Mi ha però spalancato gli occhi su come l’adozione possa essere mal capita, anche da chi lavora con i bambini e per i bambini.
 
Alcuni paesi, tra cui l’Italia, hanno già misure di protezione dal licenziamento valide anche per le mamme adottive. In Svizzera manca una sensibilità verso questo tema? 
Sono sempre più convinta che si tratti di mancanza d’informazione. Cosa significhi, nel senso profondo, adottare un figlio, quali siano le implicazioni, le necessità, le vie, è materia sconosciuta alla maggioranza, mentre non di rado chi pensa di conoscere, conosce male.
 
Negli scorsi mesi il PPD (Fonio primo firmatario) con un’iniziativa cantonale aveva chiesto il prolungamento del periodo di protezione dal licenziamento al rientro dalla maternità. Ritiene opportuna una modifica in tal senso?
Sono convinta, per i motivi sopraccitati, che un prolungamento sia assolutamente opportuno. Vorrei ricordare che queste modifiche andrebbero sì, nell’ottica di sostenere i neogenitori, ma quindi anche i nostri giovani di domani, al quale oggi vogliamo dare tutto il sostegno possibile per un sano sviluppo psico-fisico in seno alla famiglia.
 
a cura di gad
 
 
INFO
Mani per l’infanzia nasce come Pro Etiopia – Infanzia: un’associazione costituita nel febbraio 2006 a Dino, da Orietta e Fabrizio Lucchini, Selam e Rembert Marquardt. Il desiderio di aiutare i bimbi della capitale etiope nasce nel 2002 quando Orietta e Fabrizio Lucchini si confrontano con la realtà di laggiù durante il viaggio che li unirà alla loro prima splendida bimba. Da quel momento non hanno potuto scordare la tristezza negli occhi dei bimbi incontrati e rientrati hanno deciso di convogliare energie e sentimenti in un’associazione che potesse attenuare la sofferenza dei piccoli tramite aiuti concreti.