Nella seduta del 24 febbraio 2025, il Gran Consiglio ha deciso di non seguire la proposta del Governo di abolire il diritto di ricorso nelle nomine pubbliche. Con una maggioranza formata da PLR, PS e Lega, è stato invece approvato il rapporto di maggioranza che introduce importanti restrizioni al diritto di ricorso, modificando le condizioni di impugnazione delle nomine pubbliche.
Questa scelta segna un passo indietro rispetto alla normativa attuale, che garantisce la possibilità di contestare le nomine irregolari. In particolare, il nuovo quadro normativo limita i motivi per cui è possibile presentare ricorso, restringendolo essenzialmente ai casi di discriminazione. Inoltre, la decisione di sospendere immediatamente una nomina in attesa di giudizio non sarà più automatica, creando il rischio che situazioni irregolari si consolidino nel tempo.
La decisione del Gran Consiglio modifica dunque l’equilibrio tra il diritto dei cittadini a un’amministrazione trasparente e l’efficienza dei processi di selezione. I deputati OCST, hanno sostenuto il rapporto di minoranza, che mirava a mantenere il sistema attuale, ritenendolo più equo e garantista.
Il sindacato continuerà a monitorare gli effetti di questa modifica, impegnandosi affinché i principi di trasparenza e imparzialità nella selezione del personale pubblico restino al centro del dibattito istituzionale.
Evaristo Roncelli. deputato in Gran Consiglio