Di seguito tre notizie di vari settori. Partendo dalla firma del CCL dell'USI arrivando poi al rinnovo del CCL dei SACD per chiudere con la navigazione.

USI: sottoscritto il nuovo CCL

Il nuovo Regolamento organico per il personale amministrativo, bibliotecario, tecnico e ausiliario dell’Università della Svizzera italiana è stato formalmente sottoscritto martedì 18 dicembre dalla Direzione dell’ateneo, dall’Associazione del personale dei servizi accademici dell’USI e degli istituti affiliati (APUSI) e dai sindacati. Si tratta di un atto che segue la modifica della Legge sull’Università della Svizzera italiana (LUni, art. 10, par. 2) votata dal Parlamento nel 2016, che ne indica l’istituzione. Il percorso per giungere alla stipula del nuovo Contratto collettivo di lavoro (CCL) è iniziato nell’autunno 2017 quando la Direzione e il Consiglio di USI e SUPSI hanno organizzato un incontro informativo rivolto a tutto il personale dell’ateneo sulle modifiche all’articolo 10 della LUni, invitando anche i rappresentanti dei sindacati VPOD e OCST e i rappresentanti dei dipendenti della SUPSI. In seguito, l’APUSI (costituitasi nell’autunno 2017 e che conta attualmente 135 iscritti su 180 dipendenti) e la Direzione amministrativa dell’USI hanno iniziato i lavori di redazione di questo contratto, che è rivolto al personale non accademico dell’USI e che riprende quello precedente, risalente al 2000 e aggiornato nel 2005. Nelle fasi negoziali con la Direzione sono state invitate, oltre all’APUSI, anche le associazioni di categoria che rappresentano a livello cantonale i servizi pubblici, ossia i citati sindacati, a cui si è aggiunto anche il SIT. Dopo una costruttiva fase di consultazione, il nuovo CCL è stato approvato a larga maggioranza lo scorso 10 dicembre da parte dell’assemblea di tutto il personale dell’USI, ed è stato ratificato lo scorso venerdì 14 dal Consiglio dell’Università. Alessia Fornara, che ha seguito le trattative per l’OCST commenta così il risultato raggiunto. «Come già si intuisce dal titolo del CCL, assoggettato al nuovo contratto sarà il personale amministrativo, bibliotecario, tecnico e ausiliario dell’Università della Svizzera Italiana. La principale novità di questo CCL rispetto al precedente Regolamento Organico è l’introduzione di una scala salariale dove i principi di assegnazione alle diverse classi e avanzamenti di carriera sono chiari e definiti. Essendo questo il primo CCL dell’USI si tratta di un ottimo risultato e l’ennesima dimostrazione dell’importanza della contrattazione collettiva che responsabilizza ulteriormente sindacati e datori di lavoro. Il 17 gennaio alle ore 18.00 nella sede OCST di Via Balestra 19 a Lugano sarà convocata da parte dei sindacati un’assemblea informativa per i dipendenti durante la quale illustreremo il nuovo contratto collettivo di lavoro».

 

Servizi privati di assistenza e cura a domicilio: rinnovato il contratto collettivo di lavoro

La pianificazione cantonale dell’assistenza e cura a domicilio per il periodo 2017-2020 prevede un’ulteriore crescita del fabbisogno, e di conseguenza delle ore erogate, del 3% annuo. Questo aumento viene registrato sia nell’ambito dei servizi pubblici sia in quelli privati-commerciali. Quest’ultimi, pur garantendo una parte minoritaria delle prestazioni erogate, stanno registrando dei tassi di crescita superiori. In questo settore registriamo però ancora una chiara mancanza di regolamentazione, con troppe situazioni di bassi salari e mancato riconoscimento di diritti sanciti da quanto stabilisce il Codice delle Obbligazioni e la Legge sul lavoro. Per combattere questa situazione, quando ero deputato al Gran Consiglio, avevo inoltrato una mozione che chiedeva di versare contributi pubblici agli enti, servizi o istituti che sottoscrivono o rispettano un contratto collettivo di lavoro. Questa mozione è stata accolta dal Gran Consiglio e ora il Consiglio di Stato deve renderla operativa. Da quanto ci è noto, il Consiglio di Stato intende vincolare il versamento di contributi (tramite i mandati di prestazioni) al rispetto dei contratti collettivi di lavoro esistenti nei singoli settori, dando competenza alle commissioni paritetiche di verificare il rispetto dei citati contratti. Purtroppo queste misure entreranno in vigore probabilmente unicamente nel 2020. In questa direzione è quindi da salutare positivamente il rinnovo del contratto collettivo di lavoro nel settore dei servizi privati. Il nuovo CCL, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2019, è sottoscritto da undici servizi. I servizi presenti sul nostro territorio, che sembra siano in costante aumento, sono ora circa una trentina. Si intende quindi, tramite il vincolo che ho indicato in precedenza, convincere il maggior numero possibile di servizi ad aderire al CCL affinché si possa, raggiunta la maggioranza dei servizi, richiederne l’obbligatorietà generale. Si sta quindi percorrendo una strada che, nell’intenzione delle organizzazioni sindacali, dovrebbe portare ad una chiara regolamentazione del settore con l’obiettivo anche di arrivare ad un contratto collettivo unico valido sia per i servizi pubblici sia per quelli privati. Il nuovo CCL prevede anche alcuni miglioramenti che riassumo negli aspetti principali: • Aumento del congedo di paternità da 1 a 5 giorni, da godere entro 12 mesi dalla nascita del figlio. • Aumento dell’indennità per lavoro notturno nella fascia 20-23 e 6-7 da fr. 4.00 a fr. 4.40 e, nella misura in cui si lavora solo 1 ora nella fascia 23-24 e 5-6 da fr. 5.00 a fr. 5.50. • Fissato il diritto di godere di almeno due settimane di vacanza consecutive. • Stabilito in modo chiaro le prestazioni previste dall’assicurazione perdita di salario in caso di malattia sulla base di un catalogo delle prestazioni concordato tra l’Associazione svizzera Assicurazioni sezione Ticino e le organizzazioni sindacali. • Fissato a cts. 25 al chilometro l’indennizzo per l’uso della bicicletta elettrica (E-Bike) • Chiarite e rafforzate le competenze della commissione paritetica nell’ambito della procedura in caso di ricorso.

Gianni Guidicelli

 

L’assemblea dei dipendenti SNL del Lago Maggiore ratifica il CCL

Dopo lunghi mesi di attesa e un’impegnativa negoziazione tra le parti, nelle scorse settimane l’assemblea dei dipendenti ha finalmente potuto votare il CCL valido dal primo gennaio 2019 sul Lago Maggiore. Un voto unanime da parte dell’assemblea, che denota il grande sostegno di cui ha beneficiato il testo negoziato. L’assemblea ha per altro sottolineato il punto dolente relativo ai livelli salariali previsti, ritenuti troppo bassi per dei dipendenti che subiranno mediamente importanti diminuzioni di salario rispetto alla situazione attuale, solo in parte mitigate dalle misure transitorie concordate sotto l’egida dell’Ufficio Cantonale di Conciliazione. Sindacati e maestranze condividono con la direzione SNL la certezza che la firma di questo CCL permetterà di sostenere al meglio lo sviluppo dell’attività sul lago, nell’interesse di tutte le parti in causa e della popolazione residente nella regione, che desiderano per altro ancora una volta ringraziare per il sostegno dimostrato anche negli ultimi mesi. In conclusione, i sindacati e l’Assemblea dei dipendenti confermano la loro soddisfazione per il risultato raggiunto e ringraziano il consigliere di Stato Christian Vitta per l’impegno profuso attraverso l’Ufficio Cantonale di Conciliazione.