Il tema del futuro del lavoro è costantemente sotto i riflettori ed è stato affrontato da persone molto competenti, quindi corriamo il rischio concreto di non dire novità sconvolgenti. Cercheremo però di porre l’accento sugli aspetti che emergono dall’esperienza quotidiana a contatto con le lavoratrici e i lavoratori del nostro Cantone.
La riflessione su questo tema non è nuova nemmeno all’interno del nostro sindacato, come dimostrano gli estratti tratti dal volume «Una vita per la giustizia», edito dalla Fondazione Mons. Del-Pietro, risalenti agli anni ‘40 e ‘50 del secolo scorso.
Quando si parla di futuro il nostro ottimismo positivista e l’osservazione della realtà ci spingono a pensare immediatamente all’innovazione tecnologica. E questa è certamente una questione dalla quale non si può prescindere. Saremo sempre più accompagnati da macchine e robot dotati di intelligenza artificiale, che attualmente ha raggiunto livelli di sofisticazione che hanno dell’inquietante. Recentemente mi è capitato di vedere una dimostrazione dell’assistente di Google che telefona in una pizzeria per prenotare una cena. L’intelligenza artificiale ha ingannato l’addetto del ristorante riuscendo persino a simulare le esitazioni di un essere umano.