Il 2022 è stato caratterizzato da un’intensa attività sindacale nel settore sociosanitario.

Rinnovo del CCL delle cliniche private
Dopo una lunga trattativa, il 22 dicembre scorso le lavoratrici ed i lavoratori presenti all’assemblea svoltasi a Rivera hanno approvato il nuovo contratto collettivo delle cliniche private ticinesi che sarà valido fino al 2025. Si tratta di un importante passo avanti per il settore che aveva visto l’ultimo rinnovo del contratto nel lontano 2013. Il principale obiettivo dell’OCST è stato quello di ridurre le differenze rispetto al ROC EOC. L’obiettivo non è ancora stato raggiunto, ma crediamo che la strada sia quella giusta. In particolare, il personale potrà beneficiare della quinta settimana di vacanza a partire dal quinto anno di assunzione e finalmente il CCL è tornato a riconoscere il concetto di carriera; il massimo del salario dovrà infatti essere raggiunto entro 22 anni di lavoro. Infine, le cliniche hanno riconosciuto il 2.5% di carovita per i primi 50’000 franchi di salario e hanno concesso un ulteriore aumento di circa 1.1% al personale di cura che opera in corsia. In tal senso, la nuova scala salariale (visibile sul nostro sito internet) introduce delle nuove categorie caratterizzate dal «suffisso» A. OCST tiene a sottolineare che questo rinnovo rappresenta un punto di partenza positivo per condurci ad eliminare le differenze rispetto al contratto collettivo dell’ente ospedaliero. Infine, sarà nostro compito continuare le trattative per giungere a un miglioramento dei salari del personale medico tecnico e degli impiegati negli altri settori, in particolare i tecnici, l’amministrazione e i servizi generali.

CCL del personale SCuDO
Il 20 dicembre scorso si è svolta l’assemblea del personale occupato presso il Servizio di assistenza e cura a domicilio del Luganese (SCuDO). I sindacati hanno potuto presentare il nuovo testo del CCL che la direzione di SCuDO ha elaborato sulla base del contratto LIS. In buona sostanza, il nuovo contratto prevede un importante miglioramento del salario e una serie di modifiche del contratto che uniformizza le condizioni contrattuali tra i due enti Luganesi. Grazie all’intervento dell’OCST, siamo stati in grado di avviare una negoziazione con la direzione di SCuDO che ha permesso di integrare dei miglioramenti rispetto alla prima bozza di contratto sottopostaci. In particolare, siamo riusciti a mitigare il peggioramento del regime delle vacanze (la quinta settimana si ottiene ora dal 48esimo anno di età) con l’introduzione del diritto a richiedere un congedo non pagato di 5 giorni.  Siamo inoltre stati in grado di garantire il rispetto dei diritti acquisiti dal personale assunto con il «vecchio» CCL. L’OCST si ritiene soddisfatta del lavoro svolto con i vertici di SCuDO che hanno dimostrato di voler mantenere un partenariato sociale solido con la sottoscrizione di un nuovo CCL.

Cosa succederà nel 2023?
Il 2023 si prospetta ricco di sfide per il nostro sindacato. Ecco alcuni dei principali impegni per quest’anno: con lo slogan «Ci curiamo di chi ci cura», l’OCST lancerà la sua nuova campagna sindacale dedicata al settore sociosanitario. Vogliamo in particolare porre l’accento sulla centralità di tutto il personale che opera nel settore sociosanitario. Solo migliorando le difficili condizioni delle e dei dipendenti del settore, potremo mantenere delle cure di qualità, affrontare le importanti sfide del futuro in questo settore centrale e tornare a garantire l’attrattività delle professioni nel settore.
Le collaboratrici ed i collaboratori dell’OCST si impegneranno nel rilanciare le attività sindacali con i propri comitati, con le commissioni interne e con tutto il personale operante nei vari enti, servizi e istituti. La volontà è quella di ascoltarvi, raccogliere le vostre richieste e suggestioni e portare avanti delle azioni che abbiano un risvolto concreto nella vostra realtà professionale quotidiana. In tal senso, una prima importante iniziativa riguarderà la distribuzione del questionario denominato «Il RAI-NH è in grado di quantificare tutto il lavoro che fai?». Questo documento permetterà al personale curante attivo nelle case per anziani di valutare in maniera diretta il funzionamento di questo importante strumento utilizzato per ponderare il numero di personale necessario nelle strutture.
Infine, nelle prossime settimane attiveremo il comitato dei Servizi di assistenza e cure a domicilio pubblici per elaborare un catalogo di rivendicazioni che indirizzeremo ai direttori chiedendo altresì di avviare le trattative per il rinnovo del CCL.

Xavier Daniel


Sociosanitario 29.05.21