Immediato e pieno riconoscimento del tempo di lavoro, remunerazione di ogni ora effettivamente lavorata, pianificazione dell'orario di lavoro con garanzie minime, un sistema di rimborso spese corretto per l'utilizzo del veicolo privato e una copertura assicurativa del guadagno in caso di malattia. Queste le rivendicazioni contenute in una petizione lanciata dalle lavoratrici e dai lavoratori di Divoora con il sostegno dei sindacati OCST e Unia.
Una petizione che fa seguito alla mobilitazione dello scorso 23 dicembre, quando una rappresentanza di driver dell'azienda specializzata nella consegna di cibo a domicilio aveva incrociato le braccia per protestare contro un contratto che prevede un salario al minuto, che non garantisce un minimo di ore lavorative e che non riconosce i periodi di attesa come tempo di lavoro.
Una situazione indegna e immorale, oggetto anche di una lettera aperta inviata all'azienda il 18 gennaio scorso. lettera cui Divoora ha risposto con il suo ormai proverbiale e irrispettoso silenzio quando si tratta delle condizioni di lavoro dei dipendenti.
Da qui è nata la decisione di promuovere la petizione, che sarà accompagnata da una campagna informativa dell'opinione pubblica attraverso una serie di video pubblicati sui siti e sui social media di riferimento delle organizzazioni sindacali.
I sindacati Unia e OCST invitano la popolazione a firmare la petizione, sostenendo le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici Divoora e chiedendo all'azienda di dare seguito alle stesse.