Giovedì 21 marzo a Biasca si è svolta la riunione annuale del comitato edili OCST Regione Tre Valli.

Durante il discorso iniziale ha preso la parola il presidente Edgar Manuel Goncalves Quaresma. Dopo un breve saluto, ha sottolineato la numerosa partecipazione e ringraziato tutti i presenti per la grande vicinanza e il lavoro svolto a sostegno del sindacato.
A seguire il sindacalista Michael Aili ha dato inizio alla riunione, nella quale si è parlato dei rinnovi dei due contratti collettivi dell’edilizia avvenuti nel 2023, il contratto nazionale mantello dell’edilizia (CNM) e il contratto cantonale (CCL-TI).
Le principali tematiche di discussione hanno riguardato le modifiche apportate al nuovo contratto ticinese 2023-2025:
- Il nuovo sistema di flessibilità oraria: da una parte il fatto di non aver più le «famose» 90 ore flessibili già pianificate in calendario a inizio anno fanno apparire il calendario di lavoro più leggero. Non si vedono più infatti giornate con 9-9.5 ore di lavoro in cantiere. Dall’altro lato, a detta del comitato, questo alleggerimento sarebbe solo di apparenza. Infatti vi è la possibilità da contratto di lavorare fino a 2 ore in più al giorno, rispettivamente fino a 20 ore mensili e sono molti i cantieri dove quotidianamente si lavora di più rispetto all’orario indicato nel calendario. Questo viene fatto per accumulare ore nel «conta ore» inserito mensilmente in busta paga ed evitare di andare in negativo durante i mesi dove vi sono giornate di pioggia in cui non si lavora o nelle giornate estive di canicola nelle quali la permanenza in cantiere è di massimo 8 ore.
Proprio a proposito delle ore perse per intemperie, il nuovo contratto prevede che le prime 2 ore al giorno di attesa in cantiere siano da pagare con salario base e non potranno essere scalate dal «conta ore» anche nel caso in cui si torni a casa senza aver iniziato il lavoro, un piccolo miglioramento rispetto al precedente contratto dove venivano scalate le ore flessibili.
- Un altro tema toccato è stato quello della canicola. Si è visto bene lo scorso anno che una regolamentazione dell’orario di lavoro durante i periodi estivi è sempre più necessaria visto l’aumento delle temperature di anno in anno. A oggi la possibilità di terminare i lavori alle 15:00 non è una soluzione definitiva, ma sicuramente evitare alcune delle ore più calde della giornata iniziando prima aiuta, anche se solo in parte.
Al termine della discussione il comitato ha chiesto a OCST di portare avanti le seguenti richieste:

Migliorare la gestione del calendario
• Limitare le ore di lavoro giornaliere in più rispetto a quelle inserite nel calendario: da 2 ore a 1 sola.
• Avere maggiore preavviso per le giornate dove si chiede di lavorare di più. In molti cantieri infatti non si comunica la variazione di orario con il necessario anticipo e i lavoratori non riescono a coniugare gli orari di lavoro con la vita privata.

Canicola
Poter terminare i lavori entro le ore 14:00 e considerare le giornate di canicola come nel settore delle pavimentazioni stradali, terminando i lavori prima già con il grado 3 del GOSA (sistema di classificazione della canicola, al momento si smette prima solo con grado 4).

Carovita
Nonostante l’importante aumento del carovita dello scorso anno, non vi è stato nessun adeguamento dei salari con la conseguente perdita di potere d’acquisto. Il comitato chiede un adeguamento per il prossimo anno.
In conclusione, la speranza del comitato è quella che nei prossimi anni si riescano a trovare dei punti di incontro con la SSIC, che portino ad un miglioramento delle condizioni di lavoro a beneficio di tutto il settore edile.
Da parte di Aili e di tutto il sindacato OCST va un ringraziamento al presidente Quaresma e al comitato per la buona riuscita della riunione e l’ottimo lavoro svolto.