Martedì 20 ottobre nella sede OCST di Bellinzona si è svolta la riunione del comitato edili del Bellinzonese.
Finalmente dopo oltre un anno abbiamo potuto ritrovarci, in totale sicurezza, attorno a un tavolo per parlare delle tante problematiche che, mai come quest’anno, stanno mettendo a dura prova tutto il mondo del lavoro e non solo.
Il comitato ha prima di tutto salutato e accolto il suo nuovo presidente Cassiano Ippazio, persona di fiducia e già primo membro di comitato.
Oltre al neopresidente ha poi preso la parola il nuovo collega David Mascarucci, responsabile del servizio esterno dell’edilizia e dei rami affini, attivo in tutta la regione del Bellinzonese.
Entrando nel vivo della riunione, si è parlato della situazione contrattuale che riguarda l’edilizia, dove ci troviamo in un periodo abbastanza stabile, con un contratto nazionale (CNM) e uno cantonale (CCL-Ti) che scadono entrambi nel 2022.
Nonostante questo non sono mancati gli argomenti di discussione. Tra i più importanti si è parlato della situazione pandemica di Covid-19 che ha visto l’intero settore confrontato con la necessità di entrare in lavoro ridotto e successivamente utilizzare una serie di misure di sicurezza utili e necessarie a garantire la tutela dei lavoratori.
Come secondo punto si è parlato di Prepensionamento, in particolare della modifica degli accrediti LPP durante il PEAN.
In particolare, i beneficiari della rendita, che prima di percepire la rendita PEAN, o nel periodo in cui la percepiscono, ritirano interamente o in parte il capitale di previdenza professionale, o si fanno corrispondere una rendita di vecchiaia dalla loro ultima cassa pensione, non hanno diritto agli accrediti di vecchiaia LPP, che in caso contrario verrebbero versati fino alla fine del prepensionamento.
Altro argomento di discussione è stata la fascia di lavoratori over 50. Vista l’esperienza, i loro salari sono più elevati così come gli oneri sociali a carico dei datori di lavoro. Spesso i licenziamenti vanno a colpire proprio questa fascia di età.
Quello che si vorrebbe è una maggiore tutela dei questi lavoratori, che perso il posto di lavoro faticano più dei giovani colleghi a trovarne un altro, con inoltre la paura di rimanere fuori dal contratto per oltre 2 anni e perdere quindi la possibilità di andare in prepensionamento a 60 anni.
Ricordiamo infatti che ha diritto al prepensionamento chi negli ultimi vent’anni ha svolto un’attività sottoposta all’obbligo contributivo per almeno quindici anni, di cui gli ultimi sette ininterrottamente prima di riscuotere le prestazioni.
Esiste la possibilità di chiedere una rendita transitoria ridotta se negli ultimi vent’anni si è svolta un’attività sottoposta all’obbligo contributivo soltanto per dieci anni e negli ultimi sette anni prima del pensionamento si è usufruito del sussidio di disoccupazione per un periodo massimo di due anni.
Al termine dei lavori il comitato si è detto soddisfatto di quanto emerso e chiede che le richieste e le proposte fatte siano argomento di discussione nelle trattative del prossimo rinnovo di contratto.
Al termine è intervenuto Marco Pellegrini, segretario del Sopraceneri, esprimendo le difficoltà affrontate quest’anno dal settore ticinese. Ha ribadito l’impegno e la vigilanza del Sindacato per la tutela e il miglioramento delle condizioni dei lavoratori.
Al nuovo Presidente e al nuovo Responsabile, auguri per un lungo e proficuo lavoro.
 
Michael Aili