Già lo scorso mese di ottobre era stata fatta al Cantone la richiesta di lavoro ridotto. Ma non è bastato per contrastare un grande calo nel settore automobilistico.
 L’azienda ha così deciso di procedere con circa 25 licenziamenti. Come si può leggere nel comunicato: «Mikron risponde al calo della domanda di macchine utensili, in particolare da parte dell’industria automobilistica, riducendo le capacità nella Divisione Mikron Machining del sito di Agno. Il 1. novembre è stato introdotto il 15% di lavoro ridotto. Poiché il Management non prevede una ripresa a breve termine della domanda da parte del settore automobilistico, Mikron è costretta a ridurre la struttura attuale di Mikron SA Agno che conta 370 posti di lavoro e annuncia circa 25 licenziamenti. Mikron si impegna ad attuare la riduzione in modo socialmente responsabile».
«Nonostante i timori ci fossero già da qualche mese gli odierni licenziamenti sono stati effettuati all’insaputa del personale e dei sindacati» afferma Giovanni Scolari, segretario regionale del Luganese. «Non essendo un licenziamento collettivo non è da attuarsi la rispettiva procedura, ciononostante, vista l’apertura manifestata da Mikron, cercheremo di attuare un piano di accompagnamento per i dipendenti toccati dal licenziamento». Più che ottenere incentivi finanziari si tratta dunque di un sostegno al ricollocamento per il personale che è altamente qualificato. «Come sindacato siamo ovviamente molto dispiaciuti per la misura attuata. Seguiremo da vicino la vicenda e garantiremo il nostro pieno appoggio ai lavoratori» conclude il segretario regionale.
 
gad